Il presidente serbo, Boris Tadic, si e’ felicitato con tutti i suoi connazionali per lo status di paese candidato alla Ue concesso da Bruxelles alla Serbia, sottolineando che tale decisione ”aprira’ la porta verso il progresso e la prosperita’ economica” nel paese. ”I cittadini della Serbia
hanno portato il peso maggiore del vasto processo di riforme attuato affinche’ il nostro paese si trasformasse in una societa’ democratica regolata da leggi che rispettano i diritti umani e delle minoranze e affermano i valori europei”, ha detto Tadic in una dichiarazione diffusa dalla presidenza ai media a Belgrado. Per Tadic, uno dei benefici della candidatura europea alla Serbia sara’ in primo luogo la ”sicurezza economica”, poiche’ ora il Paese ha la ”garanzia di essere una destinazione sicura per gli investimenti esteri”. Il presidente ha tuttavia sottolineato come ”tanto lavoro resti ancora da fare per avviare il negoziato di adesione alla Ue, prossima tappa da superare per divenire membro a pieno titolo dell’Unione”. ”La politica che mira a conseguire contemporaneamente l’Europa e il Kosovo ha superato prova internazionale nonostante tutte le sfide e gli ostacoli, e io sono certo che non vi sono alternative migliori” a tale politica”, ha concluso Tadic, secondo il quale le autorita’ devono ”proteggere i cittadini e gli interessi nazionali, favorendo una politica di riconciliazione”. Nella tarda serata di ieri, il consiglio europeo, riunito a Bruxelles, ha annunciato la concessione alla Serbia dello status di paese candidato all’adesione alla Ue.