“La chiusura della procedura d’infrazione per deficit eccessivo è una buona notizia, che riconosce gli sforzi e i sacrifici dei cittadini italiani, certo anche a costo di alcuni tagli pesanti sulle politiche sociali. Le raccomandazioni segnano un cambio di accento da parte della Commissione, che finalmente non parla più solo di tagli ma anche di crescita e di lotta alla disoccupazione”. Lo afferma Mrtin Schulz, presidente del parlamento europeo, in un’intervista a Repubblica.
“La questione chiave è che i sacrifici, se devono esserci, siano distribuiti in modo equo, e non ricadano sulle spalle dei più deboli, dei lavoratori, dei giovani delle famiglie”, osserva Schulz. “Sappiamo benissimo, per esempio, che in Italia l’evasione e la corruzione sono buchi neri che non solo creano un danno incommensurabile allo Stato, ma anche un senso d’ingiustizia e di sfiducia diffuso nei cittadini”. Per Schulz, inoltre, “ci sono economie possibili da fare nella pubblica amministrazione, come sollecita anche la Commissione, senza andare a toccare i servizi imprescindibili per i cittadini, quali la salute o l’educazione. Le parole chiave- rimarca – sono giustizia ed equità: è l’unico modo di rendere le riforme socialmente accettabili”. L’Italia, conclude Schulz, “deve ritenersi fortunata ad avere al timone una persona come Enrico Letta, che ha già dato segnali chiari del suo impegno a favore di un’Europa più giusta, più attenta alle questioni sociali, e più democratica”.