Ai Paesi con deficit eccessivo, se la crescita si deteriora in modo inaspettato, la Commissione Ue potrà concede più tempo per correggerlo. Così il commissario Ue agli affari economici Olli Rehn, in una lettera ai ministri delle Finanze dell’Ue resa pubblica oggi. Più tempo per rientrare dal deficit può essere accordato “a condizione che compia gli sforzi di risanamento richiesti”, precisa Rehn.
Il commissario spiega poi che nella Ue il debito è passato dal 60% prima della crisi al 90% di adesso, ed è “ampiamente riconosciuto” che quando sale sopra quel livello “ha effetti negativi sul dinamismo economico che si traduce in un abbassamento della crescita per molti anni”. La Commissione pubblicherà le sue previsioni economiche il 22 febbraio, e la Francia negli ultimi giorni sta sollevando il tema del rientro dal deficit ‘piu’ morbidò perché è ormai quasi certo che non riuscirà a raggiungere l’obiettivo del 3% entro il termine stabilito.