La guardia costiera Usa ha affondato ieri a colpi di mitragliatore la Ryoun Mar, un ‘peschereccio fantasma’ nipponico alla deriva nelle acque del Pacifico dopo il devastante sisma/tsunami dell’11 marzo 2011 che ha colpito il nordest del Giappone.
La nave, di proprieta’ di un armatore di Hakodate e ancorata nel porto di Hachinohe al momento del maremoto, era stata segnalata il 20 marzo da un aereo canadese non lontana dalla British Columbia, costituendo ancora piu’ un pericolo per la navigazione. Si era infatti avvicinata a circa 240 km dall’Alaska, dalla citta’ di Sitka. Dopo la rinuncia al salvataggio da parte del proprietario e al diritto di recupero espresso da un peschereccio canadese, la guardia costiera americana ha deciso di optare per le maniere forti, con l’impiego di un mitragliatore da 25 mm. Al termine della prima scarica, la nave, lunga 60 metri e con serbatoi capaci di contenere circa 7.600 litri di carburante, ha preso fuoco, mentre un l’altra serie di colpi ne ha accelerato l’ affondamento, avvenuto nell’arco di due ore. Il Ryoun Maru e’ un parte di circa 1,5 milioni di tonnellate di detriti che il governo di Tokyo stima siano stati trascinati in mare dallo tsunami che in alcune aree del Tohoku (l’area del Giappone colpita) ha superato i 40 metri di altezza. Malgrado gran parte dei detriti galleggianti si prevede debba arrivare sulle coste Usa nel 2013 o dopo, in Alaska ne sono stati segnalati i primi pezzi, tra cui le boe degli allevamenti di ostriche.