Secondo Henrique Capriles Radinski, leader del partito liberista ‘Movimento Primero Justicia’ e candidato dell’opposizione alle presidenziali tenutesi tre giorni fa in Venezuela per eleggere il successore del defunto Hugo Chavez, sarebbero “ben piu’ di un milione i voti su cui esistono dubbi”, in quanto viziati da presunte irregolarita’, un vero e proprio “universo”: cosi’ si e’ espresso Capriles, governatore dello Stato settentrionale di Miranda, durante una conferenza stampa in cui ha ancora una volta preso le distanze dalle furibonde proteste anti-governative costate almeno sette morti accertati, 61 feriti e 135 arresti.
“A tutti i miei sostenitori”, ha proclamato, “dico che la nostra e’ una contestazione pacifica. Chiunque sia coinvolto in episodi di violenze non fa parte di questo progetto, non sta con me”, ha avvertito, per poi aggiungere, rivolto ai giornalisti: “Mi si sta danneggiando”. Ieri Capriles, 40 anni, aveva per tale ragione annullato la prevista marcia con cui il suo schieramento intendeva premere per un nuovo spoglio delle schede, mettendo tra l’altro in guardia sul pericolo che le autorita’ progettassero di “infiltrare” la manifestazione con propri fedelissimi, per scatenare nuovi disordini e addossarne poi a lui la responsabilita’. L’oppositore non ha tuttora riconosciuto la vitoria ufficialmente attribuita all’ex vice di Chavez, Nicolas Maduro. Subito dopo la conclusione delle operazioni di voto, ha spiegato, i suoi collaboratori lo avevano indicato come vittorioso con un margine risicato, ma l’emergere di cosi’ tante preferenze che sarebbero inficiate da brogli e minacce lo ha infine convinto di essersi in realta’ imposto con uno scarto di gran lunga maggiore. Capriles ha quindi denunciato che in almeno 283 seggi elettorali gli osservatori dell’opposizione sono stati costretti ad allontanarsi “con la forza”, talvolta addirittura sotto la minaccia di armi da fuoco. “Che cosa puo’ succedere quando nessuno osserva e controlla?” si e’ chiesto polemicamente. “Accade che i voti sono pilotati, e che noi non siamo in grado di accertare se per esempio una persona ha votato due volte”, ha denunciato.