NAPOLI – “Al momento non abbiamo assolutamente elementi per dare un giudizio, aspettiamo l’esito dell’autopsia e degli esami tossicologici”. A dirlo è il presidente della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali’ e parlamentare dell’Idv, Antonio Palagiano, a proposito dell’improvvisa morte del diciannovenne Luca De Caro avvenuta nei giorni scorsi al Policlinico di Napoli Federico II, durante un breve ricovero ospedaliero e forse causata dal cambio di una flebo.

“E’ un episodio drammatico su cui sta indagando la magistratura – dice Palagiano – stiamo seguendo molto da vicino la vicenda, siamo stati anche nel presidio dove è accaduto il fatto e in questo momento è in corso l’autopsia e gli accertamenti tossicologici sul povero ragazzo che attendiamo per pronunciarci”. “Escludo completamente l’errore umano – dice il direttore generale della Federico II, Giovanni Persico – Il ragazzo è deceduto con una morte tipicamente improvvisa, si può morire in questo modo a tutte le età, lo abbiamo visto con un giocatore di calcio morto sul campo pur avendo fatto tutti i controlli del caso. Solo l’autopsia e il riscontro anatomopatologico ci daranno qualche notizia in più. Il giovane – continua Persico – era affetto da diabete di tipo A, una malattia pluripluridistrettuale e quindi non sono da escludere altre patologie che poi ne hanno comportato la morte. Come azienda siamo rispettosi di tutti gli standard di sicurezza” conclude il manager del policlinico.

 

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