Abusi edilizi e reati ambientali sono stati scoperti dai carabinieri dell’isola di Capri (Napoli). Un cantiere nel quale erano in corso lavori abusivi e una discarica di materiale di risulta non autorizzata sono stati sequestrati dai carabinieri della stazione di Capri nel corso di due differenti interventi. Tre complessivamente le persone denunciate in stato di liberta’ alla magistratura.

Due sono imprenditori edili. I militari, guidati dal comandante Michele Sansonne, sono intervenuti in via Provinciale Marina Grande all’interno di un cantiere di circa cento metri quadrati, di proprieta’ di un imprenditore e della moglie, dove si stavano eseguendo lavori edili in assenza di atti abilitativi. Il cantiere e’ stato sequestrato, cosi’ come tutti i macchinari presenti all’interno, e la coppia di proprietari denunciata per aver realizzato opere edili in zona sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali. A pochi metri di distanza, inoltre, sempre i carabinieri hanno scoperto che un fondo agricolo, di proprieta’ di un altro imprenditore edile della zona, era stato trasformato in una vera e propria discarica abusiva di materiale di risulta che veniva selezionato con una specifica attrezzatura: in un’area all’aperto, infatti, sono stati rinvenuti 50 metri cubi di pietre calcaree pronte ad essere trattate con un’apposita macchina per la lavorazione da parte del proprietario che e’ stato denunciato per violazione delle norme ambientali. Anche per quest’area sono scattati i sigilli. Al termine della doppia operazione i carabinieri di Capri hanno inviato una dettagliata informativa alla sezione ambiente della Procura della Repubblica di Napoli guidata dal procuratore aggiunto Aldo De Chiara.

 

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