Si è tenuta nell’Albergo dei Poveri di piazza Carlo III, a Napoli, nei locali della Palestra Kodokan, luogo di formazione non solo per il fisico ma anche e soprattutto delle menti, il “battesimo” della nuova associazione antiracket di “Porta Capuana”, quindicesimo gruppo di commercianti e imprenditori napoletani che scelgono di aderire alla FAI la Federazione delle associazioni antiracket e antiusura per dire “no” al pizzo e all’usura.
Nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato il commissario nazionale antiracket, prefetto Santi Giuffrè, il prefetto di Napoli Gerarda Pantalone e il presidente onorario della FAI Tano Grasso è stata presentata la nuova associazione presieduta da Ulderico Carraturo e che conta per ora dieci associati, tutti impegnati in prima linea sul fronte della lotta ai fenomeni criminali che stanno drammaticamente scuotendo le zone del centro storico di Napoli. Tra gli iscritti c’è anche Alessia Nocerino, la giovanissima imprenditrice (ha solo 19 anni) che con la sua coraggiosa denuncia portò alla luce l’incredibile caso dell’ “abbraccio” tra un parcheggiatore abusivo e un agente della Polizia municipale di Napoli all’esterno dell’ospedale Loreto Mare. “Le associazioni antiracket ha dichiarato il prefetto Giuffrè (che è stato per anni questore a Napoli e conosce molto bene il territorio) devono essere connotate da due caratteristiche fondamentali: professionalità e competenza. fare associazionismo significa ‘fare rete’, e su questo fronte la FAI è una garanzia per tutti i cittadini onesti che decidono di ribellarsi al ricatto della camorra”.