GIUGLIANO – Spuntano il nome del presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, deputato Pdl appena riconfermato coordinatore provinciale del partito, e di un consigliere regionale dello stesso Pdl, Michele Schiano, nelle carte dell’inchiesta sul clan camorristico dei Mallardo di Giugliano (Napoli).
I due esponenti politici vengono tirati in ballo da un pentito, Tommaso Froncillo, le cui dichiarazioni sono nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Alessandro Buccino Grimaldi. Secondo quanto riferisce Froncillo, Domenico Aprovitola, una delle due persone arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza, si vantava di avere rapporti molto stretti con alcuni politici locali, tra cui Cesaro e Schiano. ”In passato – afferma Froncillo – fu proprio Aprovitola a dirmi che riusciva ad ottenere buoni risultati nelle assunzioni proprio per i buoni rapporti che aveva con i sindaci che si erano succeduti alla guida del Comune di Giugliano. E si vantava di avere lo stesso tipo di rapporti anche con il sindaco del Comune di Qualiano, Michele Schiano, nonche’, ultimamente, con l’attuale Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro”. Sollecitato dai pm, il pentito fornisce ulteriori elementi sui rapporti tra Aprovitola e Cesaro: ”Si trattava di rapporti economici in quanto Cesaro aveva in corso la realizzazione di insediamenti edilizi e si era accordato con Aprovitola affinche’ gli fornisse il calcestruzzo della Tecnocem. Domenico Aprovitola mi specifico’ che tra i vari investimenti immobiliari effettuati dal presidente della Provincia vi era anche quello relativo alla realizzazione di un complesso edilizio della nuova base Nato; egli non specifico’ la zona ma ne parlo’ precisando che la Tecnocem avrebbe fornito il calcestruzzo necessario”. In un altro verbale, il pentito parla dell’appoggio elettorale che gli Aprovitola avrebbero offerto a Luigi Cesaro: ”Domenico Aprovitola non solo si vantava dell’amicizia con Cesaro, ma si impegnava anche direttamente per procurargli i voti necessari per farlo eleggere. Aprovitola faceva la campagna elettorale specificando che, votando Cesaro, avrebbero poi ottenuto una mano per risolvere i loro problemi”.