SANT’ANTIMO – Bancarotta fraudolenta. E’ questa l’ipotesi di reato di una inchiesta aperta dalla sezione fallimentare della procura di Napoli a carico di Italbutter srl, societa’ con sede legale a Salerno ma stabilimenti a Sant’Antimo, nel napoletano, che ha portato al sequestro della ditta. L’indagine nasce dalla denuncia di Ab Rosiskio Suris spa, azienda della Lituania, per partite di cagliata fornite alla societa’ italiana e non pagate per oltre 1,3 milioni; accertati altri 11mila euro di danno legati a una truffa sempre a suo danno e commessa dalla Italbutter. La Guardia di finanza partenopea, anche attraverso rogatorie internazionali, ha accertato un meccanismo di truffa complesso, legato a una serie di passaggi societari dalla Valle dei Mulini Alimenti srl (ora Valle bianca Europe ldt con sede a Londra, societa’ dichiarata fallita dal tribunale di Torre Annunziata) che ha ceduto un ramo di azienda alla Grana Burro srl, contratto regolare ma mai attivato, e successivamente alla Italbutter tutti i beni legati patrimonio sociale per oltre 10 milioni di euro, mentre alla societa’ fallita restavano 2 milioni circa di debito con le banche, 6 milioni con i fornitori, oltre un milione con 13 societa’ finanziarie per leasing e persino oltre 82mila euro di tfr dei lavoratori. Nei vari passaggi societari, l’amministrazione di fatto delle aziende, sede operativa e personale e’ rimasta inalterata. I rappresentanti legali delle societa’ erano tutti prestanome.
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