La Guardia di Finanza di Torre del Greco (Napoli) ha sequestrato beni mobili e immobili, per circa due milioni di euro, a due imprenditori e alle loro mogli, indagati per bancarotta fraudolenta patrimoniale, documentale e di raccolta abusiva di credito, nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata sul fallimento della “De Sena Compagnia di Navigazione srl”, società di trasporto marittimo.
I finanzieri hanno messo i sigilli anche ad appartamenti, magazzini e terreni, che si trovano nelle province di Napoli, Caserta, Avellino e OlbiaTempio. Durante le indagini sono state ricostruite, dalle fiamme gialle, operazioni che hanno determinato il dissesto finanziario della società, avvenuto nel 2009, anno, peraltro, della sua costituzione, a causa dell’acquisto mai finalizzato di una motonave. Durante il periodo di noleggio, infatti, la nave subì un’avaria che, secondo gli inquirenti, ha dato il via alla liquidazione volontaria. Gli indagati, secondo gli inquirenti, i fratelli Vincenzo e Antonio De Sena, e le rispettive mogli (soci a responsabilità limitata), avrebbero avviato un trasferimento fraudolento di beni in un’altra società appositamente creata senza provvedere al pagamento dei creditori. Un’operazione, sempre secondo gli investigatori, avviata coscientemente e con l’intento di impedire la ricostruzione del patrimonio societario e del volume di affari dell’azienda in fallimento. La Guardia di Finanza, infatti, è riuscita a mettere in collegamento la vicenda con il fallimento della Dopmar srl con i fratelli De Sena.