Dietro l’invasione di blatte al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini di Napoli ci sarebbe una strategia ben precisa. Un sabotaggio. Da qui un’inchiesta per sabotaggio: un gruppo di infermieri sta facendo di tutto per ottenere la chiusura del pronto soccorso, per accelerare il passaggio nella struttura di Ponticelli. C’è la convinzione da parte di qualcuno, che qui al Vecchio Pellegrini si lavora troppo e in condizioni disagiate, senza avere la possibilità di controllare turni e straordinari, tutt’altra storia rispetto a quanto avviene in altre strutture. E su quanto avvenuto martedì pomeriggio, emergono nuovi particolari, sempre a proposito di un evento che sembra costruito a tavolino. Come apparso evidente sin dalla prima ricognizione, le blatte sono state condotte in ospedale in modo doloso, usando probabilmente gli stessi metodi adottati al San Giovanni Bosco, negli ultimi tempi meta privilegiata di branchi di formiche. Qui invece le blatte sono arrivate all’interno di una busta, avvolta in un lenzuolo e piena di segatura. Poi sono state liberate e piazzate all’interno della toilette del pronto soccorso e in un lettino attiguo.