I Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco (NA) hanno dato esecuzione a 2 Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere, relative a distinte indagini, emesse su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a carico di 36 persone affiliate a 5 clan camorristici operanti nell’area orientale di Napoli.
Venti arrestati, affiliati ai clan “Sarno”, “Cuccaro” e “De Luca Bossa” operanti a Ponticelli, Barra e Cercola, dovranno a vario titolo rispondere di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, violazione alla Legge sulle armi, estorsione e associazione finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti. Sedici affiliati ai clan “Rinaldi – Reale e “D’Amico – Mazzarella” operanti a San Giovani a Teduccio dovranno rispondere di omicidio, violazione alla Legge sulle armi, estorsione e di associazione finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti. Le due indagini riguardano, in un caso, le dinamiche di avvicendamento tra il 2009 e il 2010 tra il clan Sarno, Cuccaro e De Luca Bossa per il controllo delle attivita’ illecite tra i quartieri di Napoli di Barra e Ponticelli, nonche’ il vicino comune di Cercola; il subentro degli alleati Cuccaro e De Luca Bossa ai Sarno viene segnato il 29 novembre del 2009 dall’omicidio di Salvatore Tarantino, considerato reggente dei Sarno, all’epoca gia’ indeboliti da arresti e indagini delle forze dell’ordine.
L’inchiesta sui clan Rinaldi-Reale e D’Amico-Mazzarella, che ha portato in carcere 16 persone, riguarda invece un periodo che parte dal 2001 e si chiude a marzo-giugno di quest’anno con due tentati omicidi a Volla, grosso centro alle porte di Napoli, ricostruendo il rafforzamento della famiglia D’Amico, alleata con i Mazzarella, fino al tentato omicidio di Salvatore Maddaloni, a giugno di quest’anno, scampato all’agguato anche grazie al fatto che il padre ha investito con il furgone, parcheggiato davanti la loro pescheria, uno dei killer.