NAPOLI – Oltre mezza tonnellata di fuochi proibiti sono stati sequestrati dai carabinieri nel corso di controlli a Napoli e in provincia. A Ercolano sono stati arrestati Vincenzo Vitagliano, 28 anni, e Natalino Fiengo, 35 anni, mentre è stato denunciato in stato di libertà un fabbro incensurato 27enne.
I tre sono accusati di detenzione illecita di materiale esplosivo: nel bagagliaio della Lancia Y di Vitagliano, bloccata nel traffico di via Cozzolino, sono stati rinvenuti 230 ordigni esplosivi (rendini) del peso complessivo di circa 9 chilogrammi e 12 “cipolle” del peso di 3,5 chili. Una situazione di gravissimo pericolo per l’incolumità dei cittadini: il rischio era che potesse verificarsi infatti un incidente come quello avvenuto ieri a Napoli nel quartiere san Giovanni a Teduccio dove botti sono esplosi all’interno di un’auto provocando il ferimento di due giovani che li stavano trasportando. Nel corso di perquisizioni domiciliari, eseguite dopo gli arresti, nell’abitazione di Vitagliano sono state rinvenute altre 24 cipolle e 42 rendini. A Torre del Greco è stato arrestato un operaio che nella sua autocarrozzeria nascondeva 40 rendini del peso di 1,6 chilogrammi e altri fuochi pericolosi per un peso complessivo di 18,4 chili. Un altro sequestro è stato eseguito a Qualiano, dove è stato denunciato un venditore di botti, mentre a Sant’Antimo, sul ciglio della via Appia, i carabinieri hanno rinvenuto 3 sacchi di plastica contenenti 250 ordigni esplosivi. A San Giuseppe Vesuviano infine sono state denunciate tre persone trovate in possesso di 16 chili di botti di genere proibito.