Una messa ed una fiaccolata: così la città di Pozzuoli ha ricordato le 40 vittime del bus di pellegrini precipitato dal viadotto di Acqualonga sulla A16 a Monteforte Irpino, la sera di domenica 28 luglio 2013. Il pullman di ritorno da Pietrelcina, dopo una giornata trascorsa nel paese natale di S. Pio, per un guasto all’impianto frenante, precipitò dal viadotto per circa trenta metri. Solo sette i superstiti della tragedia stradale più grave della storia d’Italia. Alla messa di commemorazione nella cattedrale al Rione Terra, officiata dal vescovo della diocesi di Pozzuoli, Gennaro Pascarella, è seguita una fiaccolata silenziosa di parenti, amici e di quanti si sono uniti al ricordo, che ha raggiunto la stele, posta lo scorso anno, in memoria delle vittime, nel Piazzale del Ricordo in via Terracciano a Pozzuoli alta. Nell’omelia il vescovo ha avuto parole di conforto per i parenti delle vittime e di solidarietà per i sopravvissuti e lanciato un monito sul rispetto della legalità: “Non bisogna far prevalere il guadagno sulla sicurezza. Il comandamento ‘Ama il prossimo come te stesso’ va coniugato in tutte le situazioni: anche sulle norme di sicurezza stradale”. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco, Vincenzo Figliolia ed alcuni amministratori. Per la strage è stato aperto qualche settimana fa e rinviato a settembre il processo presso il tribunale di Avellino che vede imputate quindici persone.