E’ stata rubata lunedì scorso la Fiat Multipla dove ieri, a Grumo Nevano, i carabinieri hanno trovato il cadavere bruciato di un uomo dopo la segnalazione di una donna che stava facendo jogging. Gli investigatori non escludono che l’uomo trovato a Grumo Nevano possa essere un pregiudicato della zona, scomparso di recente, che conosceva i due morti di Caivano. La circostanza, se confermata, potrebbe rafforzare l’ipotesi di un unico filo conduttore che collegherebbe i due episodi.
A Giugliano, sempre a nord di Napoli, lo scorso 6 febbraio, è stato trovato un altro cadavere carbonizzato, in una Renault Megane che non è risultata rubata, di cui non si è ancora certi delle generalità. Nella Renault è stata anche trovata una pistola calibro 7,65 e l’ogiva di un proiettile dello stesso calibro. Anche per quanto riguarda i due morti di Caivano, per ora, è solo possibile azzardare ipotesi: potrebbero essere due pregiudicati, anche loro scomparsi di recente. A Caivano i carabinieri hanno acquisito, subito dopo il fatto, un video che ritrae la Fiat Punto con alcuni passeggeri seduti sul sediolino posteriore: si tratta di immagini sfuocate, registrate di sera, in una periferia poco illuminata. Non si esclude che le due persone sedute dietro – non identificabili attraverso il video – possano essere i killer ma, al momento, non ci sono elementi per confermarlo. Intanto – considerando le zone dei ritrovamenti e le modalità degli assassini – prende sempre più consistenza la matrice camorristica degli episodi. Nell’area a nord di Napoli, infatti, si sta concentrando lo spaccio di sostanze stupefacenti che, comunque, avrebbe come base d’arrivo Napoli e i quartieri di Scampia e Secondigliano.