Revocati gli arresti domiciliari per il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, coinvolto nell’inchiesta Cpl sulla metanizzazione dell’Isola Verde. Lo hanno stabilito i giudici della prima sezione tribunale. Il collegio ha accolto le istanze dei difensori del Politico, i penalisti Furgiuele e Tortora. Revocati gli arresti domiciliari anche per un altro indagato nella stessa inchiesta, il responsabile del servizio tecnico comunale, Silvano Arcanone. L’accusa per Ferrandino è di corruzione. Al centro dell’inchiesta, coordinata dal pm Woodcock, gli appalti della storica coop modenese Cpl Concordia per la metanizzazione dell’isola: Cpl si sarebbe impegnata ad erogare oltre 300mila euro all’albergo della famiglia di Ferrandino. Roberto Casari, ex presidente della Cpl Concordia, ha ottenuto invece gli arresti domiciliari. Il tribunale ha accolto la richiesta dei difensori, gli avvocati Luigi Chiappero e Luigi Sena, nel corso dell’inchiesta che ipotizza legami tra gli ex vertici della coop e il clan Zagaria.