GIUGLIANO – I Carabinieri del comando provinciale di Napoli e della compagnia di Giugliano in Campania hanno arrestato otto componenti del clan Ferrara-Cacciapuoti, da anni egemone nella zona di Villaricca (Napoli) e nelle aree vicine. Le attività investigative hanno accertato non solo l’operatività del clan ma anche la particolare pericolosità dei suoi attuali vertici: Domenico Ferrara e il cognato Luigi Cacciapuoti.

Negli anni, anche grazie ad alleanze con i limitrofi gruppi camorristici casertani, i Ferrara-Cacciapuoti hanno sopraffatto sempre più gruppi criminali della zona. La caratteristica del clan, originariamente nato nel quadro di accordi con la mafia siciliana, è la forte connotazione familiare. Le investigazioni, corroborate da dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno anche consentito di accertare l’esistenza di un solido sistema di gestione del traffico di droga con il meccanismo delle cosiddette ‘puntate’, attraverso il quale gli esponenti del clan Ferrara-Cacciapuoti provvedevano a recuperare tra gli affiliati, come tra gli esponenti di altri gruppi camorristici, le somme per l’acquisto di droga in Spagna.

Uno dei due vertici del clan, Domenico Ferrara, era formalmente incensurato, anche se ricercato da anni. Già in carcere, invece, Luigi Cacciapuoti. Ad avere un ruolo centrale nelle indagini che hanno portato alla esecuzione di nove ordinanze di custodia cautelare a carico di esponenti del clan Ferrara-Cacciapuoti, anche le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, ben 28. Il clan, in passato, era parte della galassia camorristica della Nuova Famiglia in lotta, negli anni Ottanta, con la Nco di Cutolo. In passato il clan era retto da Raffaele Ferrara, considerato uomo di fiducia di Antonio Bardellino. Tra i destinatari delle ordinanze, anche Vittorio Maglione, referente per il traffico di droga con la Spagna e già detenuto proprio in un carcere spagnolo.

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