Dall’aula del tribunale dove si stava celebrando un’udienza del processo a suo carico a una cella del carcere napoletano di Secondigliano: è successo ieri, a Napoli, dove i carabinieri hanno arrestato “seduta stante” Renato Napoleone, 32 anni, ritenuto l’attuale reggente del gruppo camorristico degli “Amato-Pagano”, attivo nei comuni dell’area nord della provincia di Napoli.

Napoleone era detenuto agli arresti domiciliari in una comunità di recupero calabrese, in quanto destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere che lo aveva raggiunto per reiterate violazioni agli obblighi legati alla detenzione domiciliare. Al termine dell’udienza dibattimentale del processo per associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nei confronti di vari imputati, il giudice ha ordinato ai carabinieri l’arresto di Napoleone per il quale sono subito scattate le manette. I militari presenti in aula gli hanno quindi notificato il provvedimento restrittivo e poi trasferito l’uomo in carcere. A giugno dell’anno scorso Napoleone è stato accusato da un pentito di avere ordinato l’uccisione di un affiliato al suo gruppo, Luigi Magnetti (massacrato a colpi di arma da fuoco a settembre del 2009), per un presunto ‘sgarro’.

 

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