POZZUOLI – La situazione del carcere femminile di Pozzuoli (Napoli) “é allarmante”. E’ quanto denunciato da Pasquale Montesano, segretario nazionale Osapp, al termine della visita condotta nel penitenziario in occasione del Tour 2013 promosso dall’organizzazione sindacale autonoma.

“Che cosa sia divenuto, oggi, il carcere in Italia lo si apprende quasi ogni giorno dalla stampa, dalle grida di allarme lanciate da più parti spesso impropriamente (soprattutto quando l’allarme giunge da quell’Amministrazione che è in parte responsabile della disfunzione) ed anche – sottolinea Montesano – dalle estemporanee dichiarazioni di una politica che agisce più per facili slogans (più carceri, certezza della pena,amnistia, indulto) che su programmi del tutto inesistenti in materia penitenziaaria”. Oggi, dunque, la visita “ai posti di lavoro e la successiva assemblea con il personale di Polizia Penitenziaria; è emerso un quadro allarmante sia per le condizioni della struttura sia per il lavoro dellle poliziotte; la struttura si presenta vecchia e sotto certi aspetti fatiscente tanto da far registrare una condizione lavorativa e carichi di lavori esasperanti per un organico di 75 donne e 36 uomini, a fronte di una pianta organica prevista di 87 donne e 45 uomini”. “Attualmente – si sottolinea – a Pozzuoli sono ristrette 182 detenute a fronte di una capienza regolamentare di 83 detenute e di una capienza tollerabile di 105 detenute; numeri che si commentano da soli e aggravati dal fatto che la struttura è l’unica in tutto il Mezzogiorno in funzione per le detenute donne”.

 

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