NAPOLI – La Rete Commons torna nella discarica di Chiaiano “per chiedere la riapertura della vertenza relativa alla tombatura dell’invaso e alla sua successiva bonifica”. La discarica spiegano gli attivisti “versa in uno stato di abbandono totale e continua a produrre i suoi miasmi che si diffondono in tutta l’area nord di Napoli”.

Il timore dei cittadini è che “oltre ad essere lasciata in questo stato, già di suo foriero di disagi e pericoli per la salute pubblica, essa possa diventare oggetto di ulteriori sversamenti, stavolta abusivi, che potrebbero riguardare anche rifiuti tossici, o di qualsiasi sorta”. Insieme ai cittadini che protestavano per questi temi, il consigliere comunale Pietro Rinaldi e il consigliere municipale Ivo Poggiani, espressione dei movimenti di difesa del territorio e della stessa Rete Commons. La Rete sta attualmente dando vita alla campagna “Stop Biocidio”, nel solco della quale si inserisce anche l’iniziativa di stamattina. Tale campagna ha tra le sue richieste principali “la bonifica dei territori inquinati della regione, ma anche una seria e precisa indagine epidemiologica che possa dimostrare il legame tra l’inquinamento e l’aumento dei tumori sul territorio campano”. Alla fine della mattinata di occupazione, gli attivisti rendono noto di aver ottenuto un incontro con Luigi Rispoli, presidente del Consiglio Provinciale, e con l’avvocato Angelone, amministratore delegato della Sap.Na, società che gestisce l’invaso per conto della Provincia. L’incontro si terrà mercoledì prossimo.

 

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