Chiedevano denaro per conto degli ‘amici del quartiere’ destinato alle ‘famiglie dei carcerati’, i tre estorsori arrestati a Napoli in via Venezia Giulia dalla polizia, in flagranza di reato. A Raffaele Dello Iacono, 26 anni, Antonio Campagna, 35 anni, Salvatore Schiano, 58 anni, e’ contestata anche l’aggravante mafiosa.
Gli agenti avevano acquisita l’informazione che il titolare di una impresa edile, impegnata nel rifacimento delle facciate di alcuni fabbricati di un complesso abitativo nella zona di via Cavalleggeri d’Aosta, quartiere Bagnoli, riceveva richieste di ‘pizzo’. La vittima ha poi raccontato che da gennaio si erano presentati piu’ volte, a bordo di due motociclette, quattro persone armate e con volti coperti da caschi e sciarpe, minacciando le maestranze e pretendendo prima 20mila euro e poi 5mila: “Siamo gli amici del quartiere, gestiamo noi la zona, qualsiasi cosa stiamo noi, ci dovete dare i soldi per le famiglie dei carcerati”. L’11 marzo scorso al capo cantiere hanno detto che sarebbero passati a incassare il 13 marzo, e “se per giovedi’ non arrivano i soldi arrivano le botte”. La polizia ha organizzato un servizio di osservazione, con agenti che si fingevano direttore dei lavori e operaio edile, mentre altri erano nei pressi del cantiere. Alle 4 del pomeriggio sono arivate due persone, e sono andate dall’imprenditore edile, dicendo “hai preparato l’imbasciata?”. La polizia e’ intervenuta bloccandoli nonostante abbiano aggredivano il personale per guadagnare la fuga e cercando di raggiungere un terzo complice, che era li aspettava a bordo di un’auto, arrestato anche lui. I tre, con precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti, sono contigui al clan Pesce-Marfella che gestisce gli affari illeciti nel quartiere Pianura di questo capoluogo