Secondo il segretario generale del Ministero del lavoro “non c’è stata alcuna vessazione nei confronti del panettiere suicida” ed i due Ispettori inviati nella panetteria-pizzeria “Speedy Pizza”, al Corso Umberto I di Casalnuovo (Napoli) “si sono limitati ad applicare la normativa statale”.
“Non siamo esattori di gabelle – ha aggiunto Pennesi – e non possiamo essere paragonati alla camorra, come è avvenuto dopo questo tragico episodio”. Rispondendo alla domanda di un giornalista il segretario generale del ministero del lavoro ha detto che “una riflessione sull’ accaduto da parte degli ispettori stessi c’è stata”, mentre i dirigenti della Direzione territoriale hanno confermato che Eduardo De Falco, 43 anni soprannominato Eddy, come lo chiamavano in Canada, dove era nato da genitori emigrati, avrebbe dovuto versare entro le 12 del 20 febbraio la somma di 2 mila euro, a pena della chiusura della panetteria. E’ stato smentito invece che la sanzione sia stata irrogata anche per la presenza della moglie, che lavorava senza contratto. “I 2 mila euro – ha detto una funzionaria ai giornalisti – erano la sanzione per la presenza di una giovane dipendente pagata a giornata, che è stata identificata”. Alla moglie, però – è stato confermato – Eddy De Falco avrebbe dovuto comunque versare i contributi, come se fosse stata una dipendente. “Attenzione dalla politica” per gli ispettori del lavoro chiede il coordinatore nazionale di Ugl-Intesa Nicoletta Morgia. “Gli ispettori fanno solo il loro mestiere nel rispetto di leggi fatte da altri”, afferma la sindacalista, ed operano su un territorio difficile”.