“La particolare invasività” della tivù “può recare pregiudizio alla serenità delle testimonianze e ciò in particolare nel caso di quelle che devono essere rese da soggetti la cui funzione pubblica si fonda sul consenso degli elettori”. Così i giudici della I sezione del Tribunale, davanti ai quali si sta svolgendo il processo a Silvio Berlusconi per la presunta compravendita dei senatori, hanno motivato la decisione di limitare le riprese tv alle sole fasi iniziali del dibattimento. Secondo il Tribunale di Napoli “l’integrale ripresa televisiva delle dichiarazioni può incidere sullo stato d’animo del testimone e sulla genuinità e completezza delle sue propalazioni come dimostrato anche da pregresse esperienze in processi di analoga rilevanza anche mediatica”.