NAPOLI – Momenti di tensione all’esterno del Circolo Ilva di Bagnoli, dove e’ in corso un convegno del Pd alla presenza del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Alcuni manifestanti antidiscarica e contro la realizzazione dell’inceneritore di Giugliano sono entrati in contatto con il cordone di Polizia che li manteneva a distanza dall’ingresso del circolo in via Coroglio a Bagnoli. La Polizia ha effettuato una carica di alleggerimento respingendo i manifestanti.
Una volta ritornata la calma, una delegazione dei manifestanti e’ stata autorizzata a incontrare il ministro Orlando che ha temporaneamente lasciato il tavolo del convegno. Orlando ha promesso un impegno per soluzioni alternative al termovalorizzatore.
Ecco il comunicato diramato dal Laboratorio Iskra dopo la mobilitazione: “Studenti, precari, disoccupati e movimenti di lotta contro le devastazioni ambientali sono scesi in piazza nei pressi del Circolo Ilva dove si teneva l’ennesima, inutile e provocatoria passerella del PD.
Stavolta a guidare le danze era nientemeno che il ministro dell’ambiente Orlando, corresponsabile nelle vesti di dirigente del PD Napoletano di anni di malaffare, di piani fallimentari per la bonifica di Bagnoli, e ora artefice sotto le insegne del Governo Letta, di politiche di massacro sociale, precarietà e attacco ai salari, e in questi giorni intenzionato a trasformare i territori della Campania in enormi discariche a cielo aperto. Come sempre, l’unica risposta che questi signori riescono a dare a chi lotta in difesa dei propri territori e contro lo sfruttamento, è quella della repressione e del manganello.
Infatti, come già lo scorso 1 maggio, il PD si è trincerato dietro un ingente spiegamento di forze dell’ordine, le quali non hanno esitato a caricare i manifestanti fuori all’ingresso del circolo Ilva. 4 compagni e un paio di forze dell'”ordine” sono rimaste lievemente ferite, e solo quando il clima è diventato oggettivamente irrespirabile, Orlando si è deciso a ricevere una delegazione di precari-Bros, del Comitato di lotta Bonifichiamo Bagnoli e dei movimenti antidiscarica di Chiaiano e Taverna del Re”.
Stavolta a guidare le danze era nientemeno che il ministro dell’ambiente Orlando, corresponsabile nelle vesti di dirigente del PD Napoletano di anni di malaffare, di piani fallimentari per la bonifica di Bagnoli, e ora artefice sotto le insegne del Governo Letta, di politiche di massacro sociale, precarietà e attacco ai salari, e in questi giorni intenzionato a trasformare i territori della Campania in enormi discariche a cielo aperto. Come sempre, l’unica risposta che questi signori riescono a dare a chi lotta in difesa dei propri territori e contro lo sfruttamento, è quella della repressione e del manganello.
Infatti, come già lo scorso 1 maggio, il PD si è trincerato dietro un ingente spiegamento di forze dell’ordine, le quali non hanno esitato a caricare i manifestanti fuori all’ingresso del circolo Ilva. 4 compagni e un paio di forze dell'”ordine” sono rimaste lievemente ferite, e solo quando il clima è diventato oggettivamente irrespirabile, Orlando si è deciso a ricevere una delegazione di precari-Bros, del Comitato di lotta Bonifichiamo Bagnoli e dei movimenti antidiscarica di Chiaiano e Taverna del Re”.