Il totale dei positivi al coronavirus in Campania passa dei 63 di ieri sera a 77 stamattina facendo impennare la curva dei nuovi contagi di cui alcuni non più riconducibili a precedenti contatti. Altre 14 persone positive sono risultate positive nelle ultime ore. La provenienza dei nuovi contagi si distribuisce tra le varie province con una prevalenza di Torre del Greco dove si colloca un cluster epidemico e di Caserta che a Bellona vede concentrati più casi. Ma risultano positivi anche napoletani e salernitani. Anche in rianimazione aumenta il numero di pazienti ricoverati: 4 i pazienti con insufficienza respiratoria che al Cotugno hanno avuto bisogno di un ricovero. Il numero potrebbe aumentare nelle prossime ore. Di pochi minuti fa è la notizia che un medico residente a Soccavo ha chiesto aiuto al 118 per tosse e febbre. Il sanitario ha avuto contatti con un medico ammalatosi di coronavirus attualmente in rianimazione al Cotugno. Inoltre il 118 è in sofferenza. Ogni ambulanza del pronto soccorso dopo che interviene per effettuare tamponi o trasporto di paziente deve poi essere sanificata e la procedura avviene all’ospedale Elena d’Aosta dove la vestizione degli operatori avviene nel cortile del plesso per ridurre il rischio contagio. Ma da sterilizzare poi ci sono tutte le apparecchiature dell’ambulanza e anche lo stetoscopio e fonendoscopio in uso ai medici del 118 che devono visitare i pazienti. C’è carenza inoltre di presidi di contenimento e dispositivi individuali di protezione. A Benevento ne sono stati acquistati alcuni a velo non adeguatamente protettivi. La postazione Incurabili a Napoli ha infermiere e autista in quarantena per avere avuto contatti con un sicuro caso di Coronavirus ed è stata rimpiazzata con un equipaggio del San Gennaro. Sono già cinque le unità in meno nella rete cittadina dei soccorsi. Sono state disposte misure ad hoc anche per il carcere di Poggioreale. Rilevatori termici, tensostruttura per il triage primo ingresso dei detenuti, guanti, mascherine, igienizzante, bonifiche e sanificazione dei luoghi maggiormente frequentati: queste le misure di prevenzione attivate nel carcere napoletano per fronteggiare il coronavirus.