Nuovo maxisequestro di cozze coltivate abusivamente nello specchio d’acqua del porto di Castellammare: la capitaneria ha individuato, rimosso e distrutto circa due tonnellate e mezzo di mitili che entro pochi giorni avrebbero raggiunto le dimensioni idonee per essere immesse illegalmente sul mercato.

Secondo i militari le cozze erano verosimilmente destinate a pescherie e ristoranti. L’operazione, che ha coinvolto quindici militari e due unità navali, è stata effettuata dagli uomini della capitaneria di porto di Castellammare, agli ordini del comandante Savino Ricco, in collaborazione con il personale del nucleo subacquei della guardia costiera di Napoli. Le autorità hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti per abusiva occupazione di specchi d’acqua portuali e di detenzione ai fini della commercializzazione e somministrazione di prodotti nocivi per la salute umana. Appena pochi giorni fa la guardia costiera aveva sequestrato altre trenta tonnellate di mitili coltivati abusivamente nella stessa zona.

 

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