Avevano tentato il “cavallo di ritorno” ai danni del proprietario di una moto “Yamaha TDM 850” rubata il 31 dicembre, ma sono stati bloccati ed arrestati dalla Polizia subito dopo aver intascato il denaro. Due pregiudicati, Carmine Cerrone 43 anni, il figlio Giuseppe, 20 ed un carrozziere, Gennaro Platino, 37, sono accusati di concorso in estorsione.

Le indagini della sezione Antirapine della Squadra Mobile di Napoli sono partite dopo il furto della moto avvenuto in un parco residenziale di via Nicolardi, nella zona dei Colli Aminei. Il proprietario era stato informato del fatto che un carrozziere di Mugnano (Napoli), Gennaro Platino, 31 anni, avrebbe potuto fargliela recuperare. La richiesta iniziale era stata di mille euro, ridotti ad 800 dopo trattativa e consegnati a Platino nella sua officina in via Janfolla. Al carrozziere, che aveva fatto da mediatore, sarebbe spettato il 20% della somma La riconsegna della “Yamaha” era stata fissata in via Valerio Verbano, nel quartiere Scampia. I poliziotti avevano fotocopiato le banconote destinate agli estorsori e si sono appostati sul luogo dell’ appuntamento. A bordo della moto rubata sono giunti Giuseppe Cerrone ed il padre, Carmine, che hanno incassato la somma pattuita. I due si sono accorti della presenza della Polizia ed hanno tentato la fuga, ma sono stati bloccati. Addosso, padre e figlio avevano 1690 euro e due cellulari, uno dei quali privo della Sim card, oltre alla chiavi della moto e ad un I­Phone. Arrestato anche Platino. I tre sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale.

 

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