NAPOLI – I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno accertato un danno di oltre un milione e mezzo di euro arrecato alle casse di Napoli Servizi spa, società interamente partecipata dal Comune di Napoli costituita nel 1999 per lo svolgimento in house dei servizi di pulizia ordinaria e straordinaria, custodia e manutenzione del patrimonio immobiliare e delle aree verdi del capoluogo partenopeo.
I militari, su delega dei vice procuratori della Corte dei Conti Pierpaolo Grasso e Ferruccio Capalbo, hanno riscontrato una serie di irregolarità, tra cui l’indebita corresponsione di indennità accessorie ad alcuni dipendenti aziendali, per un importo complessivo di circa 695.000 euro, nonché l’assunzione diretta di alcuni funzionari aziendali e dell’attuale direttore generale, “risultata anch’essa irregolare sotto diversi aspetti”. La chiusura dell’indagine contabile ha condotto alla contestazione, a titolo di dolo e/o colpa grave, nei confronti del direttore generale, di quattro consiglieri di amministrazione pro-tempore e quattro componenti del collegio sindacale pro-tempore della società, nonché di due amministratori pro-tempore del Comune di Napoli.
Un invito a dedurre della Procura della Corte dei Conti, nell’ambito dell’indagine sul danno erariale accertato ai danni della Napoli Servizi, partecipata del Comune, è stato notificato all’ex sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo. Destinatari di analogo provvedimento gli ex assessori Ferdinando Balzamo e Nicola Oddati, a Francesco Manna, presidente del CdA di Napoli Servizi, Gabriele Acquaviva, Antonio Rosiello, Alfonso Marino, consiglieri, Fabrizio Martone, presidente del collegio dei sindaci, Francesco Rea, Rosa Altavilla, Paolo Barba, componenti dello stesso collegio. Nei confronti di Balzamo e Oddati la Corte dei Conti ha autorizzato il sequestro conservativo dei beni per un ammontare rispettivamente di un milione e 295 mila e 420 mila euro. L’udienza è fissata per il 25 febbraio davanti al giudice Maria Cristina Razzano.