NAPOLI – Aveva denunciato i suoi estorsori, era stato premiato alla festa della polizia di Napoli per il coraggio dimostrato. Ma l’altra notte Joseph Sumith, 33 anni, piccolo imprenditore nato nello Sri Lanka, residente da tempo nel capoluogo campano, si è tolto la vita impiccandosi nella sua casa di vico Miracoli, nel centro della città.

Un gesto che gli amici del quartiere, come riportato oggi da alcuni quotidiani, attribuiscono anche alla tensione derivante dalle minacce che l’uomo avrebbe continuato a ricevere dal racket, in vista dell’inizio del processo agli estorsori da lui denunciati. L’uomo aveva aperto negli ultimi anni due macellerie, ed era stato avvicinato da bande di taglieggiatori. Dopo aver subito varie intimidazioni, li aveva denunciati facendoli arrestare. Sposato, da pochi mesi era diventato padre per la seconda volta. “L’amministrazione e la città tutta si stringono alla famiglia di Joseph Sumith Fernando che si è tolto la vita dopo aver denunciato l’estorsione subita dalla camorra”. Lo afferma il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un comunicato in cui si dà notizia, anche, della volontà del sindaco di incontrare, la prossima settimana, la famiglia del cingalese.

 

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