CAPRI – E’ stato dissequestrato il depuratore di Occhio Marino a Capri (Napoli), con l’archiviazione dell’inchiesta che aveva visto come indagati il Comune di Capri e la Gori. Il provvedimento di dissequestro è stato notificato alla Gori dal Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, Nucleo Operativo Ecologico di Napoli.
L’impianto di depurazione era stato sottoposto a sequestro preventivo nel settembre del 2010 per presunto inquinamento a causa della parziale depurazione dei reflui, proprio quando la Gori aveva appena avviato il nuovo impianto con un innovativo sistema depurativo. “Ed era normale, in questa fase, che il trattamento fosse parziale, perché si tratta di un processo che raggiunge solo gradualmente la resa ottimale”, comunica oggi la Gori in una nota. La concessa facoltà d’uso dell’impianto ha consentito tuttavia alla società di proseguire nei lavori di potenziamento iniziati, tanto che solo poche settimane dopo il sequestro si era già raggiunto l’obiettivo finale: il 100% dei reflui depurati con caratteristiche conformi ai limiti fissati dalla normativa ambientale. “Con il dissequestro del depuratore di Occhio Marino e con la archiviazione per i reati ambientali da parte del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica – dichiara l’AD Giovanni Paolo Marati – è stata confermata la correttezza dell’operato di Gori che, nonostante tutte le difficoltà operative e la carenza di un’adeguata normativa regionale in materia, ha proseguito imperterrita nell’opera di potenziamento dell’impianto. E oggi possiamo dire con orgoglio che, in sinergia con l’amministrazione comunale di Capri, abbiamo fornito l’isola di un impianto di depurazione che rappresenta un caso applicativo unico nella nostra regione”. “La tecnologia utilizzata – spiega il Direttore Generale di GORI, Francesco Rodriquez – è quella, decisamente avanzata, della ‘microfiltrazione con membrana’. In pratica, il refluo è filtrato attraverso membrane con passaggio libero 400.000 volte più piccolo del millimetro, e quindi in grado di fermare anche le più piccole forme di batteri inquinanti”.