La droga arrivava nell’area vesuviana dall’Olanda e dalla Spagna a bordo di tir che ufficialmente trasportavano alimenti, seguendo consolidati percorsi via terra; a operare un’ampia organizzazione criminale che poteva contare anche sulla collaborazione di persone ad Amsterdam e nella provincia di Valencia. Per questo motivo la polizia ha eseguito nell’area di Torre Annunziata e Torre del Greco un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 42 persone accusate a vario titolo di traffico internazionale di stupefacenti, associazione mafiosa ed estorsione.

Il provvedimento rappresenta l’epilogo di un’attività investigativa condotta tra il 2004 e il 2006 su affiliati e promotori del clan Gallo-Cavaliere, attivo a Torre Annunziata, attività che ha fatto emergere il coinvolgimento di altre organizzazioni camorristiche come il clan Licciardi (interessato all’acquisto di ingenti quantitativi di droga da commercializzare al dettaglio nelle piazze di spaccio controllate) e di affiliati del clan Falanga della vicina Torre del Greco, sodalizio guidato all’epoca dai fratelli Giuseppe e Domenico Falanga, ai quali in questa specifica operazione vengono contestati i reati di associazione mafiosa ed estorsione. ”Dal quadro investigativo ricostruito – si legge in una nota della Procura di Torre Annunziata – è emersa la complessa ma efficace organizzazione transnazionale attraverso cui i carichi di droga, ben occultati all’interno di autoarticolati che trasportavano per lo più derrate alimentari, viaggiavano dall’Olanda e dalla Spagna seguendo consolidate rotte terrestri per giungere a destinazione sul territorio napoletano”.

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