A Pompei ”è in corso un censimento delle aree più a rischio”. Le prime ispezioni di questa mattina si sono concentrate nell’area interdetta al pubblico della Regio VII ”dove – si fa sapere – vi sono diverse strutture in cemento risalenti ai restauri degli anni Ottanta”. I funzionari della Soprintendenza hanno constatato ”il cedimento di un solaio latero-cementizio estremamente degradato che è stato immediatamente comunicato alle autorità competenti”. Si tratta di una struttura ”di nessuna rilevanza archeologica”. A riguardo il Soprintendente speciale Massimo Osanna afferma: ”Stiamo facendo questo lavoro nella massima trasparenza, evitiamo però di costruire casi mediatici su ogni piccolo rinvenimento come, per esempio, quello di questa mattina che riguarda strutture risalenti agli anni ottanta di nessuna rilevanza archeologica”.