NAPOLI – Gli operatori sociali conquistano il palco al Word Forum Child 2012 che ha preso il via oggi a Napoli. Un gruppo di venti persone è entrato in sala subito dopo l’intervento di saluto del sindaco di Napoli Luigi De Magistris e ha srotolato uno striscione con la scritta “Basta tagli sulla pelle dell’infanzia e di chi lavora” e un loro rappresentante è andato al microfono per spiegare le ragioni della protesta. “Napoli ospita l’ennesimo forum, un’altra passerella per gli artefici della tragedia che si sta consumando nei nostri territori”, hanno spiegato i manifestanti che esponevano anche cartelli con appelli scritti in inglese e rivolti ai relatori dell’appuntamento che farà di Napoli la capitale dei diritti dell’infanzia per i prossimi quattro giorni.
“Il fondo per le politiche sociali – è stato sottolineato – negli ultimi tre anni è stato letteralmente azzerato. Siamo al collasso, servizi socio-sanitari e comunità per i minori stanno chiudendo, e altre hanno già chiuso, con conseguenze notevoli sull’occupazione”. In sala è entrata la polizia, ma la pacifica protesta dopo qualche minuto si è conclusa spontaneamente consentendo la regolare ripresa dei lavori”. “Siamo noi i primi a protestare, per le condizioni di tanti minori nel mondo e per i servizi, che anche nel nostro Paese, sono ridotti. Ma bisogna lavorare sulle soluzioni”. Così il presidente della giunta regionale Stefano Caldoro, nel corso del suo intervento al World Forum sull’infanzia che ha preso il via oggi a Napoli, ha risposto alle istanze degli operatori sociali che in precedenza avevano interrotto i lavori per rappresentare il loro disagio dinanzi ai tagli del settore. . Caldoro ha ricordato come la Regione Campania sulle spese socio sanitarie abbia chiesto di poter derogare ai vincoli del patto di stabilità.