Tre persone arrestate e una sottoposta all’obbligo di dimora, oltre all’accertamento di più di quattro milioni di euro sottratti all’erario: questo il bilancio dell’operazione “Careca”, svolta dalla guardia di finanza di Assisi e coordinata dalla procura della Repubblica di Perugia, con la quale gli inquirenti ritengono di aver smantellato una presunto associazione a delinquere, con base a Bastia Umbra e ramificazioni in Campania e nel Centro Italia, specializzata nelle frodi all’Iva intracomunitaria. Secondo le modalità tipiche delle frodi cosiddette “carosello”, le merci alimentari – ha appurato la Gdf – venivano acquistate da operatori di paesi europei, in esenzione di Iva, da società, appositamente costituite e comunemente definite “cartiere”, che poi le rivendevano sul mercato italiano, ma omettendo il versamento dell’imposta, invece detratta dall’acquirente finale. In tal modo, i componenti dell’organizzazione potevano cedere i prodotti alimentari ad operatori all’ingrosso del settore a prezzi inferiori a quelli di mercato. Le indagini – spiegano le fiamme gialle – sono partite dalla denuncia presentata da un operatore commerciale polacco, presso il quale una società perugina aveva acquistato un ingente quantitativo di derrate alimentari che poi non aveva pagato. La società in questione, con sede a Bastia Umbra, era in realtà inserita – hanno scoperto le fiamme gialle – in un contesto articolato, insieme ad altre numerose aziende, tutte riconducibili a quattro uomini di origine campana, due dei quali residenti in provincia di Perugia (uno è stato arrestato, l’altro ha l’obbligo di dimora. Arrestati gli altri due, residenti in Campania). Le società oggetto dei controlli della Gdf erano state svuotate di ogni bene ed attività, per essere portate al fallimento.

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