Un esposto denuncia ai carabinieri, e per conoscenza anche a prefetto di Napoli e sindaci di Capri e Anacapri, e’ la risposta di una associazione al ritrovamento e al decesso ieri di due gatti avvelenati. Socie de “I migliori amici” hanno raccolto due felini agonizzanti nei pressi della chiesetta di Sant’Anna dell’isola azzurra. Anche se si e’ lontani dai numeri raggiunti nel luglio 2010, quando le carcasse di gatti avvelenato furono 33 solo nella zona di Marina Piccola, “cio’ non toglie che ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio gravissimo di incivilta’”, spiega Monica Costante, legale rappresentante dell’associazione animalista.

I due gatti uccisi con il veleno avevano un nome (Tracheotta e Certosino) ed erano sterilizzati. Pochi giorni fa si erano registrati altri avvelenamenti in localita’ Palazzo a Mare. E c’e’ il rischio, aggiunge Monica Costante che qualche bambino tocchera’ un’esca con la quale si induce i felini a ingoiare il veleno, e finira in ospedale per una lavanda gastrica. “Ricordiamo che l’avvelenamento di animali, condotto attraverso il rilascio di cibo per strada, e’ potenzialmente pericolosissimo anche per la vita umana e la salute pubblica (cfr. Ord. Min. Salute 18.12.2008) ed e’ un reato penale previsto dagli artt. 544 bis e 544 ter del codice penale”, scrive l’associazione nella denuncia.

 

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