”Questa tragedia che ha colpito la nostra famiglia in modo cosi’ devastante ci porta a riflettere. Siamo una sana famiglia del Sud dove l’unione e la compattezza sono il nostro filo conduttore, siamo in tanti ed ognuno di noi mette a fattor comune le proprie professionalita’, le amicizie, le competenze, le disponibilita’ economiche. Subito dopo avere appreso la tragedia eravamo tutti insieme pronti (ognuno con quanto possibile) a far quadrato intorno ad Ale, Enzo ed i loro genitori”.

Cosi’ in una riflessione scritta dai familiari di Vincenzo Maiello e Alessandra Borrelli coinvolti nell’incidente stradale mentre erano in viaggio di nozze in Messico e nel quale e’ morto il giovane mentre la ragazza e’ rimasta gravemente ferita. ”I telefoni e Internet – si sottolinea – non hanno mai smesso di funzionare, giorno e notte, e forse dopo cinque giorni si sta trovando il bandolo della matassa… E se tutto questo non fosse successo a noi? Se fosse successo ad un comune cittadino che a fine mese stenta a sbarcare il lunario? Al signor qualunque che non sa usare internet, che non puo’ raccogliere in poche ore i soldi per i biglietti aerei e sostenere il costo del trasporto? In queste tragedie la burocrazia dovrebbe cedere il passo alla solerzia e alla tempestivita’. Puo’ servire piu’ un aereo di Stato ad una giovane sposa per ritornare vedova in patria o ad un personaggio politico per assistere ad una finale di calcio? – si chiedono i familiari – Vorremmo aver avuto una mano che ci guidasse in questo sentiero irto e spinoso, non dover essere autodidatta e muoverci da soli”.

 

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