La Guardia di Finanza ha eseguito un’acquisizione di atti negli uffici della Regione Campania al Centro Direzionale di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulla truffa sul denaro erogato per l’assistenza dei migranti ospitati in diverse strutture in Campania. I militari sono intervenuti su delega dei magistrati titolari dell’inchiesta, il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e i pm Raffaello Falcone e Ida Frongillo, in coordinamento con l’Authority anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone. riguardato l’ufficio del gruppo incaricato nel 2011 di gestire e controllare le attività di accoglienza svolte da varie associazioni sul territorio campano. Nei mesi scorsi due componenti del gruppo sono stati coinvolti nell’inchiesta sulle presunte irregolarità condotta dalla procura di Napoli. Una delle ipotesi investigative è che una serie di associazioni onlus abbiano costituito una sorta di cartello per ”dividersi” la gestione dei centri in Campania. Le indagini puntano anche ad accertare eventuali responsabilità da parte di funzionari della Regione Campania. Le indagini hanno consentito finora di scoprire un giro di affari che avrebbe visto diversi indagati lucrare sui soldi erogati, attraverso la Regione Campania, per l’assistenza: 1250 euro al mese per ciascun immigrato piu’ una piccola somma giornaliera pari a 2,5 euro. Una serie di illeciti che vanno dall’attestazione falsa di presenze nei centri gestiti dalla onlus, alle false fatture con cui venivano giustificate le spese, all’appropriazione dei pocket money, i buoni sociali che avrebbero dovuto essere corrisposti ai migranti per le esigenze quotidiane.