NAPOLI – “In Campania operano attualmente circa 8.000 carabinieri. Abbiamo raddoppiato la nostra presenza nelle zone più a rischio come Scampia, Secondigliano, Marianella. Sono ottimista per il 2013”. Lo ha detto il generale Carmine Adinolfi, comandante della Legione Campania dei Carabinieri, tracciando un bilancio dell’attività svolta nel 2012 dall’Arma.

“Il comando generale dell’Arma – ha precisato Adinolfi – sta dando grande attenzione alla Campania – destinando nuove risorse di uomini che destiniamo alle zone sensibili della provincia di Napoli ma anche alla zona meridionale della provincia di Caserta e nella zona nord della provincia di Salerno”.

“In questi mesi – ha spiegato Adinolfi – ho ridotto sensibilmente il numero di militari impegnati negli uffici e in compiti logistici e amministrativi per aumentare la nostra presenza nelle strade e l’attività investigativa”. In particolare i carabinieri si stanno concentrando nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata. Per farlo si apriranno nel 2013 anche nuovi reparti a cominciare dalla Compagnia di Marcianise, in provincia di Caserta, fino alla tenenza di Somma Vesuviana e del Rione Traiano a Napoli. “In questi giorni di festa un particolare pensiero va alla famiglia di Lino Romano, che passerà dei giorni malinconici. Ci stiamo impegnando su quel fronte, consapevoli che il nostro sforzo non allevia comunque il dolore della famiglia”. Il generale Carmine Adinolfi, comandante della Legione Campania dei Carabinieri, tracciando il tradizionale bilancio di fine anno dell’attività dei carabinieri in Campania, ha voluto iniziare il suo discorso rivolgendo un pensiero alla famiglia del giovane ucciso per errore dalla camorra. Un bilancio che parla di 12.011 arresti effettuati dai carabinieri, molti di questi hanno decapitano importanti clan camorristici e contribuito ad assicurare alla giustizia pericolosi latitanti come Francesco Matrone, capo dell’omonimo clan, ricercato da cinque anni e considerato tra i nove latitanti più pericolosi del Paese. Arrestati anche i due superlatitanti Giuseppe Polverino e Antonio Petrozzi. “Questi arresti – ha spiegato Adinolfi – arrivano al termine di un lungo lavoro di investigazione e lotta al crimine organizzato che portiamo avanti in sempre maggiore armonia e coordinamento con le altre forze di polizia e con la magistratura. Proprio ieri sono stato a colloquio con il procuratore capo di Napoli Colangelo per mantenere un coordinamento sempre più stretto”. Per Adinolfi, però, una maggiore sicurezza non si attua solo con le pattuglie. “E’ fondamentale l’educazione – ha spiegato – é fondamentale curare la pianta dalle radici. Per questo nel 2012 abbiamo fatto oltre 50.000 incontri nelle scuole e nelle parrocchie di tutta la Regione. I ragazzi sono pronti ad ascoltare, cerchiamo di parlare loro in modo chiaro, diretto, senza dare solo precetti ma spiegando perché certi comportamenti sono sbagliati. Questo è fondamentale per una giusta crescita sociale”. Guardando ai numeri, spicca l’aumento degli omicidi cresciuti del 48,3% in Camoania rispetto al 2011: sono stati 86 i morti ammazzati, di cui ben 56 nella provincia di Napoli, 18 in quella di Caserta, 9 a Salerno, 3 ad Avellino e nessuno a Benevento. Di questi 33 sono omicidi di camorra (+26,9%), concentrati quasi esclusivamente a Napoli (32), con uno solo a Caserta. I reati in generale sono in leggero calo (-3,1%), con una riduzione di espisodi di estorsione e usura (tra quelli denunciati) e anche di violenza sessuale. Sono 43.846 le persone denunciate in stato di libertà: Tra gli altri numeri spicca il sequestro di 1.728 armi, 44.148 munizioni e 12.418 chili di esplosivi. Intensa anche l’attività dei carabinieri contro l’assenteismo nel pubblico impiego, l’abusivismo edilizio (12 persone arrestate e sequestri di immobili per 157 milioni di euro), ma anche per la tutela della salute con oltre 4.000 ispezioni in aziende alimentari e sequestri di strutture per un valore di 132 milioni di euro com 833 infrazioni penali rilevate. “Nonostante tutto – conclude Adinolfi – sono ottimista. Se continuiamo a lavorare con il giusto spirito di servizio e la giusta collaborazione con le altre forze dello stato e con i cittadini ci aspetta un 2013 migliore”.

 

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