I carabinieri stanno eseguendo perquisizioni al Palazzo di Giustizia di Napoli nell’ambito dell’inchiesta su appalti alle aziende dell’imprenditore Alfredo Romeo. In particolare viene perquisito l’ufficio di un dirigente amministrativo nei cui confronti i pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano ipotizzano il reato di corruzione in concorso con l’imprenditore napoletano che ha in appalto il servizio di manutenzione e pulizia al Palazzo di Giustizia al Centro Direzionale di Napoli. E’ stato perquisito, a quanto si è appreso, l’ufficio del direttore generale per la gestione e la manutenzione del Palazzo di Giustizia di Napoli Emanuele Caldarera, che risulta indagato per corruzione in concorso con Romeo. Secondo l’ipotesi accusatoria per sbloccare il pagamento di alcune fatture a favore della Romeo Gestioni, che erano state congelate dal funzionario che l’aveva preceduto nell’incarico, avrebbe chiesto e ottenuto l’assunzione di una figlia presso l’azienda di Romeo. I fatti contestati si riferiscono a un periodo tra l’ottobre e il novembre dello scorso anno.