«Come mamme ci sentiamo mortificate, dobbiamo mobilitarci e scendere in piazza per salvare i nostri ragazzi». Felicia, zia di Gennaro, il ragazzo ucciso alla Sanità forse per errore, parla coi giornalisti e spiega: «Aveva un sogno, voleva fare un pizzaiolo, frequentava l’Istituto Alberghiero. E poi faceva attività di volontario in un doposcuola per i ragazzi più piccoli. Era un giovane tranquillo». «Chiedo al governo due cose. Consolidare ed estendere l’operazione Alto Impatto. Prolungarla e mettere in strada più uomini degli attuali duecento. Poi di riconsiderare i tagli ai servizi essenziali e ai Comuni, che ricadono pesantemente sull’organizzazione delle polizie locali». Lo afferma il sindaco De Magistris in un’intervista al Mattino dopo il tragico weekend di sangue (oltre alla morte di Genny si è registrato un altro omicidio in via De Meis a Ponticelli, quartiere della zona orientale della città da mesi in fibrillazione): «Noi in prima linea, basta strumentalizzazioni: Napoli non è Baghdad». «Quanto sta accadendo a Napoli è inaccettabile: la città è preda della criminalità organizzata e della microcriminalità, il Comune è assente» afferma Gianni Lettieri, capo dell’opposizione e presidente di Fare Città, commentando gli ultimi tragici episodi di cronaca nera avvenuti in città. «Il sindaco de Magistris – prosegue Lettieri – tra la partecipazione ad una festa ed un selfie, dice che Napoli è una città sicura. È allucinante, non si rende conto della tragedia che vivono i napoletani in alcune zone della città”.