NAPOLI – E’ cominciato, davanti al gup Amelia Primavera, l’udienza preliminare in cui Silvio Berlusconi, Valter Lavitola e Sergio De Gregorio sono imputati per la presunta compravendita di senatori che nel 2008 provocò la caduta del governo guidato da Romano Prodi. Lavitola sta rendendo dichiarazioni spontanee da più di un’ora. Secondo quanto si è appreso da fonti del collegio difensivo, il giornalista, parlando a braccio, ha ammesso di avere consegnato consistenti somme di denaro a Sergio De Gregorio, ma ha affermato che quei soldi provenivano dal finanziamento al quotidiano L’Avanti!, dei quali entrambi erano soci, e che parte del denaro era stato in precedenza prestato da De Gregorio allo stesso Lavitola.
Al termine delle dichiarazioni spontanee dell’imputato prenderanno la parola i pm e gli avvocati delle parti civili; successivamente toccherà alla difesa degli imputati. L’avvocato Cerabona ha preannunciato che la sua linea (confortata dall’ordinanza del gip Marina Cimma, che respinse la richiesta di giudizio immediato per Berlusconi avanzata dalla Procura) sarà quella di sostenere che il reato di corruzione non si configura, dal momento che i parlamentari sono liberi di esercitare le loro funzioni.