“Regime di vita penoso e avvilente”. E’ questo il passaggio più significativo dell’ordinanza che spedisce in carcere un 28enne di Terzigno accusato di aver maltrattato e picchiato la moglie per molti anni. Si riferisce alla vita che è stata costretta a vivere la donna, anche lei proveniente dalla cittadina vesuviana, prima che si decidesse a denunciare tutto e a consentire alla procura di Nola di fare le indagini e verificare le violenze. Storie come tantissime di donne che subiscono, molte volte talmente plagiate da renderle incapaci di trovare il coraggio per denunciare. Di anni passati a soffrire in silenzio, senza trovare la forza di andare dai carabinieri e dai poliziotti per far arrestare l’aguzzino di turno.

Giuseppe Cordova

 

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