L’imprenditore Salvatore Esposito, ritenuto prestanome del clan Moccia di Afragola (Napoli), forte della sua vicinanza alla camorra, aveva messo in piedi un vero e proprio monopolio delle onoranze funebri a Casoria, comune alle porte di Napoli, impedendo ad altre aziende di lavorare e, soprattutto, ai cittadini di scegliere altre imprese per le esequie dei propri congiunti.

Lo hanno scoperto i carabinieri di Castello di Cisterna che oggi gli hanno sequestrato beni mobili e immobili per 150 milioni di euro. Il malessere degli abitanti di Casoria fu anche oggetto di un servizio delle Iene la cui troupe, guidata da Giulio Goria, nel settembre del 2011 fu vittima di violenze, minacce e anche della sottrazione della telecamera. I militari, in esecuzione di un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Antimafia partenopea, hanno messo i sigilli a 3 ditte di onoranze funebri (riconducibili ad Esposito), a una società immobiliare, un ristorante, a 61 abitazioni – tra cui lussuose ville e appartamenti – a 15 magazzini e 100 veicoli.

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