Nella giornata di ieri, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito do indagini coordinate da questa Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione – su tutto il territorio nazionale e con la collaborazione di altri Reparti del Corpo, a 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli nei confronti di altrettanti pericolosi soggetti indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
L’esecuzione dei provvedimenti cautelari restrittivi rappresenta l’epilogo di una complessa e articolata indagine di polizia giudiziaria iniziata nel 2010, che ha permesso di individuare una vasta e consolidata organizzazione criminale napoletana, dedita all’importazione in Italia di ingenti quantitativi di cocaina e con stabili collegamenti in Sud-America. Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli (G.I.C.O.), hanno ricevuto ulteriori riscontri investigativi dalle dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia vicino al clan Fabbrocino, il quale aveva partecipato, con ruolo apicale, al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e che era stato tratto in arresto in occasione del sequestro a VADO Ligure di un ingente quantitativo di cocaina pura (oltre 200kg). Nel corso della redazione del verbale illustrativo, il collaboratore ha riferito circostanze utili a consentire alla PG operante, unitamente al personale della Division Drogas Peligrosas della Polizia Federale Argentina e della Polizia della Provincia di Santa Fè, di individuare in Argentina la fattoria segnalata dal collaboratore e, a seguito di perquisizione, di rinvenire e sequestrare circa 88 chilogrammi di cocaina e i residui del taglio di albero tipo “Palo Borracho”, traendo in arresto i responsabili, di nazionalità argentina.
L’associazione criminale , il cui organigramma è stato compiutamente ricostruito, era capeggiata da Esposito Giuseppe, Fattorusso Sergio, Annunziata Eugenio e Ambrosio Antonio, i quali per gli aspetti logistici si avvalevano dell’ausilio dell ‘imprenditore Manna Carmine e dell’insospettabile medico chirurgo di Poggiomarino dotto Franza Antonio, oltre che del predetto collaboratore di giustizia, il quale fungeva da anello di collegamento tra il cartello sudamericano fornitore degli stupefacenti e l’organizzazione napoletana. Il sodalizio criminale ha movimentato negli anni oggetto di indagine oltre 200 kg di cocaina purissima, destinata ad alimentare il mercato campano. In particolare, nel corso delle indagini è emerso come la cocaina venisse abilmente occultata nelle cavità dei tronchi delle piante tropicali tipo ”palo borracho” provenienti dal Sud America, destinate al vivaio della moglie del citato medico, il quale poi si occupava materialmente della sua estrazione. Nell’ambito dell’attività di ieri i militari operanti hanno inoltro sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza quanto di seguito indicato : 18 immobili ubicati nei comuni di San Giuseppe Vesuviano (NA), Ottaviano (NA), Poggiomarino (NA), Boscoreale (NA), Altavilla Silentina (SA), Capaccio scalo (SA) e Vigonza (PD). ; 4 autovetture; 2 aziende agricole; numerosi conti con-enti e rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre a 2.000.000,00 di euro, nonchè 5 orologi marca ROLEX, CARTIER, ed altri marchi per un valore di circa 100.000 euro.