Lo avrebbero costretto a versare, in più riprese, una ingente somma di denaro. Lui, 62 anni, dipendente pubblico, affetto da infermità psichica, ha sborsato quasi 200mila euro ma poi si è rivolto ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Così nei guai sono finiti due suoi conoscenti: Pasquale Iavazzo di 56 anni e Carmine Liguori, di 47, entrambi residenti a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, che sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Napoli Nord. Sono stati posti ai domiciliari. I due devono rispondere di circonvenzione di incapace. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Antonio De Lise, tra aprile ed agosto scorsi, i due si sarebbero fatti consegnare il denaro, di cui 50mila euro per poter continuare a lavorare come dipendente pubblico.