Festeggiamenti in grande stile, con inevitabili fuochi d’artificio, nei vicoli dei Quartieri Spagnoli per l’assoluzione e scarcerazione di Enzo Cardillo, rampollo di Salvatore, alias «Beckenbauer», indicato dagli inquirenti a capo del gruppo delle «Teste Matte». Il ritorno a casa, dopo circa un anno di detenzione, è stato accolto con una grande festa. Cardillo jr è stato assolto dall’accusa di aver partecipato al ferimento di Salvatore V., un 25enne accoltellato in via Cedronio, ai Quartieri, il 27 dicembre 2014. La sentenza di assoluzione lascia pensare che ha prevalso la tesi della difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Ricciulli, che nel corso del dibattimento ha sostenuto che l’imputato, al momento dell‘aggressione, si trovasse in tutt’altro luogo e che il testimone che lo aveva riconosciuto aveva sbagliato persona. Quale motivazione abbia convinto i giudici ad assolvere l’imputato, per il quale la Procura aveva chiesto la condanna a sette anni e mezzo di reclusione, lo si saprà con il deposito della sentenza, sta di fatto che l’accusa di tentato omicidio è caduta per Enzo Cardillo, l’unico ad aver scelto il rito ordinario. Gli altri tre giovani arrestati con lui per la stessa vicenda, incluso un suo fratello, sono stati condannati con rito abbreviato. Le indagini ricostruirono dinamica e movente del ferimento, sostenendo che contro Salvatore fu organizzata una spedizione punitiva dopo che il giovane era intervenuto per difendere il padre che aveva avuto un diverbio per motivi di viabilità con il conducente di uno scooter.

 

 

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