Un nutrito gruppo di commercianti è sceso in protesta e dopo essersi riunito alla rotonda Diaz, sul lungomare di Napoli, ha manifestato pacificamente nella prima giornata della Fase 2. In strada, all’ora del tramonto, circa 200 persone tra ristoratori, gestori di bar, pizzerie, locali della movida ma anche parrucchieri, estetiste e altri esercenti, professionisti e partite IVA. Durante l’iniziativa hanno indossato delle maschere raffiguranti il volto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, anche con le fattezze di un pagliacco o di Guy Fawkes (‘V per vendetta’). “Siamo la parte sana di questa città, vogliamo rispettare tutte le regole che il governo sta mettendo in campo, ma ci vogliono scelte più coraggiose, altrimenti dall’oggi al domani ci troveremo con licenziati e centinaia di saracinesche abbassate. Migliaia di posti di lavoro sono a rischio in questo momento a Napoli”, hanno spiegato gli organizzatori. Chiedono maggiore “programmazione” e precisano di non poter accettare che il governo “non abbia ancora erogato la cassa integrazione, dando una liquidita’ irrisoria a una parte minima di popolazione. Dovremmo ancora indebitarci per guardare a un futuro incerto?”. I manifestanti avevano con sé anche gli articoli della prima parte della Costituzione perché, hanno spiegato, “non ci riconosciamo in Conte e nell’operato del governo, ma nella Costituzione”. “Noi non apriamo a queste condizioni. Dobbiamo essere garantiti, lo Stato deve fare la sua parte”, ha spiegato Guido Guida, imprenditore nel settore food and beverage. La manifestazione doveva procedere con un corteo che dal lungomare avrebbe dovuto raggiungere la sede della regione Campania. Sul posto però sono intervenute le forze dell’ordine per la presenza di troppe persone che ha determinato assembramenti. Una delegazione ha quindi richiesto di essere ricevuta dal prefetto di Napoli.