Tre attentati, riconducibili molto probabilmente al racket delle estorsioni, sono avvenuti nella notte nel quartiere Arenella, a Napoli. Poco dopo l’ una un piccolo ordigno rudimentale è stato fatto esplodere davanti al laboratorio artigianale di oro ed argento «La Fortuna», in via Vincenzo d’ Annibale. L’ ordigno ha danneggiato la saracinesca del locale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia Vomero. Un incendio ha invece distrutto un girarrosto in piazza Enrico De leva. Fiamme anche contro una macelleria nella stessa piazza. In questo caso l’ incendio ha solo annerito la saracinesca del locale. I titolari dei due esercizi di Piazza De Leva hanno detto alla Polizia di non aver subito minacce estorsive. Sui due attentati indagano gli agenti del Commissariato Arenella.
Il titolare del girarrosto in piazza Di Leva, distrutto da un incendio questa notte intorno alle 3 e della macelleria, la cui saracinesca è stata danneggiata dalle fiamme, è lo stesso. Ai giornalisti l’ uomo ha detto che nella giornata di ieri vi sono stati ripetuti sbalzi di corrente e black-out di energia elettrica, che hanno reso necessario l’ intervento dei tecnici dell’ Enel, ed ha affermato di sentirsi sereno e di ritenere che all’ origine dell’ incendio potrebbe essere stato un corto circuito. La Polizia attende le valutazioni dei Vigili del Fuoco, che sono intervenuti nella notte. Nessun dubbio, invece, sulla matrice estorsiva dell’ ordigno rudimentale fatto esplodere davanti al laboratorio artigianale in via D’ Annibale. Il titolare – un giovane artigiano – ha detto di ritenere che l’ attentato sia opera di “cani sciolti della criminalità”.