“Non so che possa significare quella scritta. Spetta ad altri accertarlo. Di certo non mi ha fatto piacere veder imbrattata la facciata della chiesa, ridipinta a settembre scorso”. Padre Carmine Mazza, rettore della chiesa di San Paolo, in piazza San Gaetano, nel centro antico di Napoli, all’incrocio con San Gregorio Armeno, la via dei pastori, dopo aver presentato una denuncia oggi ha incaricato i tecnici di una impresa edile di cancellare quelle scritte, comparse qualche giorno fa, che facevano riferimento al clan Sibilio, la cosiddetta “paranza dei bambini”. Chi ha imbrattato la facciata della chiesa? Saranno le forze dell’ordine ad accertarlo. In zona sono attive delle telecamere che potrebbero aver ripreso la scena. E solo dopo avere identificato i responsabili sarà più facile anche capire il perché. Le ipotesi da parte della gente comune in questi giorni non sono mancate: quella più diffusa è che il clan Sibilio con quella scritta ha voluto “marcare” il territorio o sfidare in maniera davvero plateale i rivali. Padre Carmine chiede maggiori controlli in una zona che è affollata di turisti, soprattutto in questo periodo dell’anno. I controlli, dice il sacerdote, “dovrebbero essere rafforzati soprattutto di notte. Diverse volte hanno rotto il lucchetto della catena che delimita la piazza. Lo fanno, mi hanno detto, per poter scorazzare liberamente con i motorini”

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